Saluto a Ignazio
Mi chiama Sergio Corsetti, pomeriggio afoso di agosto. Intorno è tutto morto, mi dice “sempre notizie brutte”.
E mi aspetto notizie brutte, poi va secco “E’ morto Ignazio Molinari”. Sai quando la morte entra a gamba tesa in aspetti della vita resti nel dolore forte del suo gioco scorretto. Con Ignazio ho condiviso una parte della mia vita quando insegnavo all’allora Corradini di Sezze. Avevamo una classe insieme e poi avevamo quel tostissimo di Quintino Carissimo insieme. Io li ho trovati insieme Ignazio e Quintino, con Ignazio che aveva una pazienza infinita, una serenità nel vivere le cose unica. Eravamo, lo confesso, più goliardi dei ragazzi. Eravamo insegnanti ma dentro ci sentivamo un poco studenti per sempre. Ignazio da Quintino accoglieva tutto, lo moderava, lo sentiva, lo fermava anche un poco per quanto lo si potesse fere. Poi Quintino se ne è andato, uno stappo ad un pezzo di vita, ora se ne è andato anche Ignazio.
Ci siamo rivisti, dopo che io lasciai l’insegnamento, tante volte prima con Quintino, poi anche senza, una delle ultime volte perchè era presidente di commissione per la maturità al Grassi e lo misero un poco in mezzo. Ci incontrammo a “Caffè per caso” a Latina, mi voleva parlare, per spiegare e farsi spiegare i meccanismi perversi e disumani della comunicazione ma alla fine era lui che rassicurava me, con una calma incredibile quasi ad essere dolcezza. Ogni volta che ci vedevamo anche se dilatati nel tempo era la medesima cosa, familiarità. I ragazzi lo adoravano e questo credo sia per un insegnante il pregio migliore. Grazie Ignazio, ti saluto ora vedrai quello che impugnava sempre, sarete di nuovo compagni.
Non pubblico la sua foto perchè credo la discrezione sia la volontà della famiglia
I funerali si terranno alle 16 di domani 3 agosto a Santa Lucia a Sezze

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