La mostra di sculture di Natasha Bozharova a Priverno
La Pro Loco di Priverno si sta distinguendo in questi ultimi tempi nell’organizzazione di mostre d’arte. L’ultima in ordine temporale è la esposizione delle sculture di Natasha Bozharova. Nata a Skopje, capitale macedone, il 15 ottobre del 1981 e laureata in
Accademia di Belle Arti della stessa città nativa nel 2005, ha realizzato diversi monumenti commissionati dallo stesso governo macedone ed altri ancora in diverse città italiane commissionati da enti pubblici e privati. Ha vinto numerosi premi e realizzate numerose mostre. Dal 2008 ad oggi è tutto un susseguirsi di eventi che in questa sede sarebbe troppo lungo elencare. In particolare, la Bozharova ha frequentato e partecipato a manifestazioni culturali organizzate a Latina, Roma e in alcune città lepine come Maenza, Sermoneta, Cori ed ora Priverno.
La sue sculture si caratterizzano per un forte impatto emotivo. I suoi busti, i suoi corpi, i suoi altorilievi sono tutti contrassegnati da forme plastiche e sinuose. La definizione, anche nei dettagli, prende forma in maniera inequivocabile e si esplica in modo univoco. Soprattutto l’anatomia è considerata una forma espressiva di tutto rilievo e caratterizza oltretutto le sue figure, comprese quelle degli angeli le cui ali sono fondamentali e di grandi dimensioni nel presiedere l’intera scultura. La forza evocativa delle sue strutture corporee, rende l’impianto iconico di una bellezza e di un fascino sorprendente. Le espressività dei volti sono accattivanti, ma anche profonde ed ataviche. Laceranti le figure umane che attorniano i corpi nudi delle donne poste al centro della scultura che attirano di più l’attenzione e che echeggiano come se fossero delle sirene. Ma nel complesso le sculture della Bozharova si presentano nitide, smaglianti ed evocatrici di forti sentimenti di
passione e di un lirismo iconico di alto profilo. . La mostra è stata allestita presso i Portici Comunali del Palazzo Comunale di Priverno, è stata inaugurata sabato 13
Altri articoli
Sezze ed il bello di ricordi di tempi altri sull’ estetica
Siamo a SEZZE dopo giorni di freddo vero con la montagna della Semprevisa che ha provato ad imbiancarsi almeno per...
Sezze, quel colpo di pistola che non vogliono sentire
Se, se sparano. Se sparano a Sezze. Se sparano a Sezze tra la gente. Se sparano il sabato sera...
Riflettere sulla libertà
Celebrando il 25 Aprile: Una Difesa della Libertà di Pensiero Contro la Censura Nel giorno in cui l'Italia celebra la...
I Lepini ricordano la liberazione
A quasi 80 anni dalla Liberazione fioriscono le iniziative per celebrare la storica ricorrenza. Anche qui da noi ci fu...
Sezze, il senso del carciofo
Il carciofo e Sezze, credo che ci sia tra questi due universi un antico patto, un patto di sopravvivenza. Un...
L’idrogeno dell’Amaretto
Che strana che è la vita. Io per una vita ho sfottuto il mio amico-fratello Gianni Amaretto, al secolo Giovanni...