I fiati al Calabresi: emozioni d’estate

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Mi piace pensare alla musica come a una scienza delle emozioni.

George Gershwin

 

La musica, ci vuole musica. Ho cominciato non con le canzonette, ma con i canti da Chiesa. Poi i rosati erano musica, e la banda metteva allegria.

Suoni di Sezze, di questi tempi le cicale. Le rondini. Poi le ruote dei carretti, poi le gomme di ogni cosa che avesse un motore. E le grida che ti chiamavano per nome per farti tornare a casa, sicuramente non ti eri perso, ma chissà in che angolo stavi.

Ah, dimenticavo l’osteria e canti avvinazzati, inni alla vita che ogni sorso era più corta, ma di poco.

Questa è la musica con cui sono cresciuto. Nonna mia aveva una bella voce e in chiesa faceva la profeta a sfida con chi voleva, e spesso poteva, fare meglio. Ogni angolo qui suona, un poco assomiglia ad un organo e i vicoli sono le sue canne.

Va bene la finisco qui, perdonatemi l’età mi sta portando nostalgia, diventiamo tutti un poco pesanti.

Cesare Castaldi mi manda un messaggio con la locandina e l’invito, appuntamento domani al Calabresi alle 21. Il concerto è organizzato dall’associazione musicale “Fiati di Sezze”, con il patrocinio del Comune

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