I fiati al Calabresi: emozioni d’estate
Mi piace pensare alla musica come a una scienza delle emozioni.
George Gershwin
La musica, ci vuole musica. Ho cominciato non con le canzonette, ma con i canti da Chiesa. Poi i rosati erano musica, e la banda metteva allegria.
Suoni di Sezze, di questi tempi le cicale. Le rondini. Poi le ruote dei carretti, poi le gomme di ogni cosa che avesse un motore. E le grida che ti chiamavano per nome per farti tornare a casa, sicuramente non ti eri perso, ma chissà in che angolo stavi.
Ah, dimenticavo l’osteria e canti avvinazzati, inni alla vita che ogni sorso era più corta, ma di poco.
Questa è la musica con cui sono cresciuto. Nonna mia aveva una bella voce e in chiesa faceva la profeta a sfida con chi voleva, e spesso poteva, fare meglio. Ogni angolo qui suona, un poco assomiglia ad un organo e i vicoli sono le sue canne.
Va bene la finisco qui, perdonatemi l’età mi sta portando nostalgia, diventiamo tutti un poco pesanti.
Cesare Castaldi mi manda un messaggio con la locandina e l’invito, appuntamento domani al Calabresi alle 21. Il concerto è organizzato dall’associazione musicale “Fiati di Sezze”, con il patrocinio del Comune

Altri articoli
Profezia
Mi scuserete se farò digressioni non nella dimensione pubblica, che è il mio mestiere, ma in quella dentro. Praticamente girerò...
Fratelli a Sezze: Lidano e Loretuccia
Mio nonno Lidano aveva una sorella Loretuccia. Erano solo loro due. Non venivano certo da un mondo di affetti, piuttosto...
A Fossanova il museo della Passione
È tempo di primavera, è tempo di Pasqua. Il momento più importante dell'anno liturgico di ogni cristiano. Si festeggia la...
Sezze, scommettiamo sulle clarisse ma con fantasia
Il monastero delle clarisse di Sezze è un edificio imponente 5000 metri quadrati, parlare di ufficio di collocamento, o come...
Senectute
Una primavera che non viene Si somma Un giorno lungo che non viene Si aggiunge Un dolore che non...
Monastero delle clarisse: o sfidiamo il bello o ci rassegniamo al banale
Fare di un luogo di fede di monache che rinunciano al mondo per dio, un ufficio per travet non è...