Lasciate che le bande suonino, a Dio piace la musica e Raffaella Carrà anche di più

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La mia banda suona il rock
e tutto il resto all’occorrenza
sappiamo bene che da noi
fare tutto è un’esigenza.

È un rock bambino
soltanto un po’ latino
una musica che è speranza
una musica che è pazienza.

Ivano Fossati, la mia banda suona il rock

Non volevo scrivere, ma poi sto delirio mi pare degno di qualche considerazione. Non conosco i gusti musicali di Dio, non immagino neanche se Nostro Signore sia sempre felice nel canto gregoriano ma…

A Sezze per la processione del Corpus Domini la banda ha suonato musiche… anche di Raffella Carrà, apriti cielo il vento della controriforma è stato come i temporali di questi giorni e il caso è finito anche in Rai. In nome della Fede si mettono all’indice le canzoni, ma non è una novità.

Credo che se è vero che è il Dio dell’universo, creatore di ogni cosa tra le cose ha creato la musica e della musica ne ha creato mille versioni. A dite che non va bene per una funzione cantare Raffaella Carrà che vuole fare l’amore da Trieste in giù. Ma l’assunto era della creazione dell’universo e in quel creare ha creato anche il fare l’amore e il desiderio di poterlo fare, è blasfemia odiare, è offesa non amare. Amare no, amare è ripetere il gesto che ha dato vita al creato: la nascita.

La banda suona Raffaella Carrà che non è demone ma anche essa dono del Signore. Sezze non merita queste chieriche attenzioni, le varietà del canto sono mille e mille e nessuna non è dell’umana creatura.

Quindi? Che mille bande suonino che ogni suono è lode del Signore, è bellezza per chi non ha il dono della Fede.

Guccini cantava che Dio era morto, i baciapile lo considerarono blasfemo, ma non avevano ascoltato che se Dio muore dopo tre giorni è risorto e la radio dei preti (che del mondo sanno le profonde cose) hanno cominciato a mandarla da TRieste in giù, dove l’hanno capita gli umani a cui piaceva anche Raffella Carrà.

Ci è venuta la Rai, il rumore del mondo in un paese dove amiamo la libertà di pregare ciascuno come gli va. Insomma la banda è bella perché sa suonare non per cosa suona e Dio se è onniscente sta in ogni canzone, nessuna esclusa.

Buona musica a chi ha il piacere di ascoltarla, buone preghiere a chi vuol pregare e chi, come me, non crede non resta che stupirsi per la bellezza delle chiese.

Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.

Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un’estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.

E con la Vergine in prima fila
e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l’amore sacro e l’amor profano.

Fabrizio De Andrè

 

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