La fiera a Sezze e quel PP scritto sull’asfalto
Da piccolo c’era un mistero. una scritta che si faceva sull’asfalto alla vigilia delle fiere. Le fiere era il mondo che dal mondo veniva nel mio mondo. La scritta era PP, de pi affiancate, in maiuscolo. Comparivano d’improvviso, non vedevo quasi mai gli autori dello scritto, poi intorno si faceva uno spazio largo sempre eguale ma lungo un poco di più o un poco di meno.
PP, ma cosa vorrà dire mai. Ci interrogavamo, poi un giorno la scoperta che per noi è stata più importante della scoperta dell’America, significava Posto Preso. I commercianti che venivano per la fiera ricevevano il posto dal comune pagando gli oneri e quel posto era lorio, gli altri si dovevano fare più in là.
Poi la fiera, la gente, prodotti strani che oggi manco i cinesi hanno disponibili. Si vive di piccole cose. E in ricordo di questa storia legata alla fiera aggiungo al mio personale e “inutile” ricordo lo scritto di Vittorio Del Duca che della fiera di maggio, del tre maggio, a Sezze ha memoria e un poco in ricordo di quando iniziai a fare il corrispondente da Sezze di Latina oggi, nell’1987, e Vittorio era una delle mie fonti e ora dopo 26 anni faccio lo stesso
LA FIERA DI MAGGIO

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