Un paese per giovani?
Il nostro paese sta diventando sempre meno frequentato dalle nuove generazioni, che, per vari motivi, prediligono le città vicine, Latina in testa, per i loro svaghi e per le loro uscite. Ma da cosa dipende questo fenomeno progressivo che spesso coinvolge anche gli adulti?
Assenza di locali e di attrazioni
Senza dubbio la chiusura di locali abbastanza frequentati e l’assenza, ad esempio, di eventi musicali o di altre attrazioni, soprattutto durante la stagione invernale, contribuiscono a questo esodo. Quest’anno, poi, i lavori nel centro storico, pur se necessari, saranno parte del problema.
La piazza, da sempre punto di riferimento per le nuove generazioni, sta pian piano perdendo il suo carattere sociale, costituendo tuttavia l’unico punto vivo del centro storico di sera.
L’inverno, come l’anno passato, infine, spinge sempre più ragazzi ad organizzare diversamente le loro serate, magari riunendosi a casa di uno di loro oppure andando a Latina, al cinema o in qualche posto chiuso.

Chi va e chi resta
Purtroppo questa è la piaga di tutti i comuni medio-piccoli: i giovani, ad una certa età, sia per lavoro sia per studio, sono posti davanti alla scelta di andare via o di restare. Molti restano per la famiglia e per gli amici, pochi per amore della propria terra. Non pochi, però, hanno scelto di trasferirsi e, se alcuni pensano di fare ritorno, altri sono decisi a costruire un futuro altrove.
Non c’è un modo univoco ed efficace in assoluto per evitare questo, né si può attribuire tutta la colpa a qualcuno, essendo un fenomeno che non coinvolge solo Sezze. Certo è però che si potrebbe incentivare la vita socio-economica e culturale del paese e non arrendersi all’idea che ci siano i comuni limitrofi a compensare quello che non abbiamo. La scuola superiore ne è un esempio visibile: la sua presenza a Sezze, con vari indirizzi, consente ai ragazzi di non doversi spostare troppo per studiare e, allo stesso tempo, contribuisce a rendere vivo e non isolato il paese.


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