Il Rosso setino che preoccupa

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Sull’isola di Ischia continuano le ricerche dei dispersi a seguito della tragica alluvione dei giorni scorsi. In questa tragica scoperta quotidiana, si svelano storie di donne, uomini e bambini travolti dal fango provocato dalle incessanti piogge. A tutti gli abitanti di Ischia rivolgo la massima solidarietà per questa tragedia.

Italia dei condoni e delle deroghe.

Nell’isola sono state richieste 27.000 domande di condono e questo spaccato italico rappresenta la situazione diffusa. Le regole in deroga sembrano essere la normalità nel nostro belpaese.

Equilibrio mancato tra uomo e natura.

Il lavoro di antropizzazione da parte dell’uomo su territori particolarmente vulnerabili, creano inevitabilmente un dis-equilibrio che porta a risvolti tragici la cui portata è davanti agli occhi di tutti.

Sezze e l’elevato abusivismo edilizio.

La situazione di Ischia è uno dei tanti casi diffusi sul nostro territorio italiano. Basta osservare Sezze e l’urbanizzazione selvaggia messa in pratica negli anni. Costruzioni in ogni angolo di territorio, soprattutto nelle aree sottoposte a vincolo di inedificabilita’ totale.

Se osserviamo la mappa del P.A.I. (piano di assetto idrogeologico) con un focus sul territorio setino, si può notare come ci sia una prevalenza di rosso e tratteggio in zone densamente urbanizzate. Le cosiddette Zone di frane e alluvioni e inondazioni.

Case costruite sugli argini di importanti corsi d’acqua e in alcuni casi nella sezione del canale di scolo dell’acqua.

Addirittura la nuova condotta del mega depuratore è stata realizzata nella zona sottoposta a vincolo, su un fronte di frana sotto la  grotta di riparo Roberto. Anche di questa storia, con carte ritirate dalla procura di Roma, non si conosce l’esito dell’indagine.

Per non parlare del taglio indiscriminato degli alberi avvenuto sull’intero territorio comunale. Alberi che, nel loro naturale radicamento al suolo, contribuiscono alla tenuta delle tanto temute frane.

Aggiungiamo che i corsi dei più importanti bacini d’acqua sono pieni di sterpaglie che fungono da tappo all’acqua che dovrebbe scorrere agevolmente per evitare straripamenti.

In questo scenario compromesso, dobbiamo solo sperare che la natura non faccia il suo corso perché diversamente, sarebbero guai anche per il nostro amato paese.

Il nuovo responsabile del settore “Servizi al Territorio.

Con decreto sindacale n. 30 dell 25 novembre 2022 e’ stata individuata la nuova figura di Posizione Organizzativa SETTORE V – SERVIZI AL TERRITORIO.

L’aspetto positivo è che una sola persona avrà il compito di coordinare l’intero ufficio. L’aspetto complicato è che il nostro paese presenta serie criticità nel settore.

All’ Architetto Antonio Stamegna auguro un buon lavoro.

 

Articolo di Rita Palombi

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