Criminalità giovanile: una triste realtà
La criminalità giovanile rientra tra le problematiche che destano maggiore preoccupazione a livello sociale. I dati nazionali confermano una situazione che si avvicina pericolosamente ad una vera e propria emergenza. Anche nel nostro territorio il fenomeno non è certo assente. Ma quali sono le cause e le conseguenze di questa realtà?
Le cause
Purtroppo bisogna aggiungere che nel nostro Paese l’escalation è più grave che in altri.
I minorenni coinvolti aumentano a dismisura; a confermarlo sono i servizi sociali che vedono crescere giorno dopo giorno il numero di ragazzi in carico.
La delinquenza minorile è un fenomeno che si sviluppa sull’insieme dei comportamenti che si allontanano dalle norme sociali, violandole senza ritegno, e che esprimono il bisogno di trasgredire per assumere un’identità all’interno della società. Le espressioni attraverso le quali si manifesta la criminalità giovanile sono innumerevoli: tra le più frequenti troviamo furti, scippi, rapine, estorsioni, atti di vandalismo, violenza contro le persone, spaccio e uso di sostanze stupefacenti.
Una delle cause più frequenti che spingono i ragazzi a commettere reati è legata alle difficoltà economiche familiari, ovvero a status di povertà che limitano e talvolta isolano ed emarginano. La causa principale per la quale si registra un crescente disagio generazionale, e di conseguenza un aumento della criminalità, è identificabile in situazioni familiari problematiche.
Le baby gang
L’adolescenza è notoriamente un momento delicato, che può diventare difficile in presenza di particolari condizioni familiari e personali.
L’esigenza di sentirsi parte di un gruppo, rafforzata dalla necessità di affermarsi ed essere accettati in un modo o nell’altro a livello sociale induce l’adolescente ad identificare il proprio gruppo in aggregazione di giovani criminali. È così che si formano le baby gang, i cui componenti sono accomunati dal desiderio di essere rispettati dalla società, di trasgredire e di sentirsi invincibili.

Come contrastare questo fenomeno?
Si riconosce oramai universalmente come fondamentale il ruolo delle famiglie, il cui compito è innanzitutto quello di educare. Il ruolo genitoriale, per quanto possa risultare difficile nell’attuale società, deve includere elementi di comprensione, severità, affetto e controllo, ognuno nella giusta misura. È fondamentale essere attenti, presenti e disponibili. Un’altra istituzione in cui attuare un’attività preventiva efficace è la scuola, il primo vero contesto in cui i ragazzi iniziano a costruire relazioni sociali. In tal senso bisogna purtroppo evidenziare una grande falla nel sistema scolastico italiano, troppo spesso distratto rispetto a quelli che sono i disagi, le esigenze e le richieste di sostegno dei ragazzi.


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