Musica e territorio: un connubio possibile
Il sociologo Finarotti sostiene che i giovani non ascoltano la musica ma la “abitano” perché essa offre un riparo rispetto al mondo, alla società che è e resta terra straniera.
Cantautori e territorio: un legame sottile
I cantautori, durante l’adolescenza, si trasformano spesso in veri e propri idoli da imitare e seguire. Ma il territorio influisce anche su questo? In parte sì. Si pensi a canzoni celebri che esaltano un luogo specifico o, nella mente di qualcuno, evocano ricordi, amicizie e terra d’origine. Studi su questo legame tra musica e territorio hanno rilevato, per esempio, suggestioni identitarie, immagini di paesaggio e impegno civile nei cantautori siciliani come Carmen Consoli, Franco Battiato e Roy Paci.
Famose sono anche le diverse canzoni che sono diventate icone dell’italianità nel mondo (da Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno a ‘O Sole mio cantata da Pavarotti). Questo a dimostrazione di come ogni autore, talvolta pur senza accorgersene, si porti dietro immagini, sapori ed emozioni della propria terra, che poi vanno a finire nei suoi testi. La stessa differenza di pronuncia da parte di cantautori di regioni diverse è stata talvolta vista come caratteristica unica e peculiare.

Sezze: le cover più amate dell’estate
Pino Daniele, Vasco e Ligabue sono alcuni artisti le cui canzoni quest’anno hanno animato il nostro paese e le nostre serate estive. Gli eventi sono stati organizzati perlopiù da associazioni private o locali e le cover di questi artisti sono state molto apprezzate. Molti ragazzi, pur amando molto Vasco e Ligabue, speravano in qualche cover di un autore più vicino a loro ma sarà per il prossimo anno. L’occasione, tuttavia, ha rappresentato un momento di gioia e di convivialità che ha coinvolto intere generazioni accomunate dalla stessa passione e dalle stesse emozioni. Fuochi d’artificio e stand gastronomici hanno accompagnato il tutto e molti presenti sono venuti da paesi vicini per godersi queste splendide serate.

Valorizzare il paese con la musica
Pochi sanno che uno degli autori della canzone Che sarà, cantata dai ‘Ricchi e Poveri’, era nato e cresciuto a Sezze e alcune voci non comprovate vorrebbero proprio che si fosse pensato al nostro paese, icona di molti paesi italiani medio-piccoli, per il testo. La musica potrebbe essere, quindi, non solo un’attrazione ma anche uno strumento di valorizzazione del territorio. Dare l’opportunità ai giovani esordienti, com’è stato fatto in alcune occasioni recenti, di esibirsi nei posti a loro familiari, è un segnale forte che vuole sottolineare la vicinanza non solo delle istituzioni ma di tutta la cittadinanza ai nostri talenti. Un’altra idea potrebbe essere anche il progetto dell’UNESCO di fare musica da monumenti importanti o luoghi storici per valorizzare il patrimonio artistico-culturale.


Altri articoli
Latina “invade” Bassiano: i conti vanno a Mignano e Nasti
Non lo nascondo, ho sempre sognato che Bassiano si riprendesse Latina e le terre fino a Borgo San Donato, e...
Nasce il Gal Monti Lepini 2023/2027
Per lo sviluppo dei territori dei Monti Lepini si apre un nuovo scenario. 30 sono gli enti partecipanti; associazioni, confederazioni...
I racconti di Gattino/ La trebbia di Faustino e l’alfetta di Calandrini, intorno a no sportello di Postamat
Mi telefona il mio amico Faustino Perciballe. Ha letto la notizia di un senatore, Nicola Calandrini, che inaugura con tanto...
Auguri a Titta, quando mi fece sentire Fofò…. “senza pane”
Sei bello Fofò. Si, lo so Oggi è il compleanno di Titta Giorgi, l'anima profonda di una setinità che va...
La matria setina e le donne di Sezze
Ci sono cose profonde, scavate dentro che le porti per non avendo neanche vago sentore di portarle. Mi accorsi di...
Giancarlo Loffarelli presenta a Terracina “La spiritualità di Aldo Moro”
Ogni volta che entro dentro la vicenda di Aldo Moro, a qualsiasi titolo, resto "contraddetto". Ogni volta "aggiungo". Contraddetto con...