Sezze e le sue fragilità

Read Time:3 Minute, 22 Second

Dopo gli allarmanti nubifragi avvenuti nel Sud Pontino, siamo tornati ad apprezzare un week-end soleggiato tirando un sospiro di sollievo. Ma, gli eventi atmosferici che hanno causato danni a persone e cose non possono essere confinati a fenomeni sporadici.

Oggi, sono sempre più evidenti gli effetti del cambiamento climatico sui dissesti idrogeologici, un’aggravante che in alcune circostanze aumenta il rischio idrogeologico in alcune aree a causa di fenomeni meteorologici violenti e alterazioni del clima. Gli impatti degli eventi climatici rendono il territorio più vulnerabile con conseguenze ingenti anche per l’economia e la popolazione.

Nel paese dell’emergenza perenne, si rincorre sempre lo straordinario evento e si fa sempre più fatica a programmare uno sviluppo strutturale.

Purtroppo, la “transizione ecologica” non è ancora realtà e la conversione ad un’economia green e sostenibile prosegue molto lentamente. Questo ritardo è causato da vari aspetti tra cui una mancata cultura per la cura e per il rispetto dell’Ambiente.

Le cause del dissesto idrogeologico

Le cause del dissesto idrogeologico sono legate soprattutto alle attività antropiche, ovvero a una serie di processi innescati dall’uomo tra cui:

  • Cementificazione: la trasformazione di aree naturali a uso edilizio è una delle principali cause del dissesto idrogeologico nel nostro paese;
  • Abusivismo edilizio: l’abusivismo edilizio aggrava ulteriormente questo squilibrio (ancora osserviamo fenomeni legati a questa pratica);
  • Deforestazione: La deforestazione riduce l’integrità del suolo e lo espone a una vulnerabilità più elevata;
  • Agricoltura intensiva: le tecniche non sostenibili di agricoltura aumentano il rischio idrogeologico. Taglio degli alberi, sovrasfruttamento del suolo e del consumo eccessivo delle risorse idriche;
  • Abbandono dei terreni: le superfici d’altura sono fondamentali per l’equilibrio idrogeologico, in quanto prevengono fenomeni come alluvioni, frane e valanghe. L’abbandono e la mancanza di manutenzione di questi terreni aumenta considerevolmente il rischio idrogeologico;
  • Estrazioni di risorse dal sottosuolo: il prelievo di idrocarburi dal suolo. Estrazione di acqua dalle falde acquifere se questo processo non viene realizzato in modo controllato e sostenibile;
  • Alterazioni dei corsi d’acqua: interventi sui corsi d’acqua, se effettuati in modo non ponderato e invasivo, come deviazioni e sotterramenti di fiumi e torrenti;
  • Mancanza o scarsa manutenzione: il suolo deve essere oggetto di una regolare manutenzione. Pulizia dei fondi dei corsi d’acqua e lasciando liberi gli spazi adiacenti agli argini;
  • Realizzazione di cave non a norma: gli scavi non regolari per le cave possono compromettere in modo serio il ciclo idrogeologico.

La gestione del territorio a Sezze

Possiamo affermare che nel territorio di Sezze sono state abbondantemente intraprese tutte le attività descritte nei punti che causano dissesti idrogeologici.

Le risorse economiche stanziate nei bilanci comunali per la gestione del territorio, sono sempre più esigue. Il Comune di Sezze, che sviluppa 110Km quadrati, diventa un territorio complesso da manutenere. La cementificazione diffusa ha notevolmente ridotto la permeabilità del suolo per lo smaltimento delle acque piovane. Le sterpaglie infestanti e presenti nel letto dei canali di scolo, non aiutano allo smaltimento delle acque meteoriche. Ancora più grave quando nel letto dei canali ci troviamo abitazioni.

Quali soluzioni per prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico?

Per prendersi cura di un territorio servono sia delle risorse economiche adeguate, sia una cultura incentrata sulla sostenibilità e la gestione ottimale del suolo.

Tra le principali soluzioni per ridurre il dissesto idrogeologico ci sono i seguenti interventi:

  • Riforestazione delle aree boschive deforestate;
  • Controllo dello sviluppo urbano nel rispetto del ciclo idrogeologico;
  • Pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua;
  • Recupero e stabilizzazione dei terreni d’altura;
  • Interventi di consolidamento del terreno laddove necessari;
  • Utilizzo responsabile e sostenibile delle risorse idriche del sottosuolo;
  • Contrasto dell’abusivismo edilizio;
  • Utilizzo di pavimentazioni drenanti.

Siamo solo all’inizio della stagione autunnale e sicuramente il territorio di Sezze non può essere “ripulito” dalla sera alla mattina. Ad un anno dall’insediamento dell’attuale Amministrazione politica, sarebbe interessante conoscere gli obiettivi e le strategie messe in campo per far fronte al tema sulla gestione del territorio. Argomento che, se concretizzato, potrebbe migliorare la qualità di vita dei cittadini e in alcuni casi, salvaguardare la loro incolumità.

 

Articolo di Rita Palombi

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %