“Sezze in arte”: la bellezza di diversi talenti
Lo scorso 3 giugno presso l’ISISS Pacifici e De Magistris di Sezze i ragazzi hanno avuto l’opportunità di mostrare alcune loro creazioni, da fotografie a racconti, in collaborazione con l’associazione no profit Passepartout. Questo evento è stato solamente uno tra i tanti in cui i giovani studenti setini hanno potuto mettere in pratica i loro svariati talenti: ricordiamo la commedia di Aristofane messa in scena dai ragazzi al Centro Calabresi lo scorso 20 maggio.

Le nuove frontiere didattiche
Il verbo “διδάσκω” in greco significa “insegnare” ma anche “interpretare, chiarire, provare”. E cosa dovrebbe fare un insegnante se non stimolare allo spirito critico e all’espressione del proprio essere? Si dice che i ragazzi siano sempre meno abituati a scrivere temi mentre una volta era l’esercizio più assegnato dai docenti di italiano. La verità è che molti ragazzi hanno difficoltà ad esprimere le proprie opinioni in modo definito o non hanno idee personali sulle tematiche proposte. Quando si studia un autore, un pittore o un filosofo bisognerebbe interrogarsi sui temi proposti e sull’attualità o meno di questo personaggio.
Ogni alunno è un mondo a sé: su questo concetto si basano molte teorie didattiche del nuovo millennio che puntano a incentivare la scoperta di questo ego e delle proprie potenzialità attraverso lo studio. La giornata proposta all’ISISS ha coinvolto studenti di vari indirizzi e perfino ex studenti. Ognuno ha potuto presentare proprie creazioni. Inoltre il pomeriggio alcune studentesse hanno letto racconti e poesie di proprio pugno o altrui con l’accompagnamento musicale di un ragazzo al piano. I temi trattati erano i più svariati (dal bullismo psicologico ai sogni delle autrici) ed è stata lasciata ai ragazzi libera scelta.

Tanti talenti, tutti diversi
Lo stesso Papa Francesco ha esortato i giovani a coltivare il proprio talento, dono di Dio ad ognuno di noi. L’importanza di un evento come questo, fuori dai canoni didattici tradizionali ma pur sempre didattici, mira a far nascere nei ragazzi un senso di conoscenza di sé oltre a dare l’opportunità per una volta di rendere pubbliche le proprie opere. Un insegnante è come un seminatore che deve far crescere frutti diversi a seconda dei terreni ma usando sempre gli stessi strumenti: la pazienza, la dedizione, la passione per il proprio ruolo. L’ISISS permette ai propri ragazzi di esprimersi in vari campi, dal teatro alla ricerca storica, tramite molti corsi extra-scolastici. Inoltre sempre più spesso collabora anche con assocciazioni esterne, proponendo varie opportunità anche per i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.


Una scuola inclusiva
La scuola d’eccellenza è un istituto di formazione che si propone di offrire conoscenze e competenze adeguate. Ovviamente ognuno avrà inclinazioni diverse che dovranno indirizzarlo per la scelta lavorativa o di studio. La stessa scelta della scuola superiore costituisce un passo importante nella vita dei ragazzi che devono fare i conti con le preferenze, le competenze e le aspirazioni per il futuro. Una scuola che si propone di essere inclusiva è, quindi, una scuola che non lascia indietro nessuno ma accompagna tutti con modalità differenti e obiettivi specifici. Solo in quest’ultimo caso allora una scuola potrà definirsi veramente d’eccellenza perché sarà riuscita nel suo fine ultimo: formare i cittadini del domani.


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