Il pianeta salvato dai bambini
Cambiamenti climatici, scioglimento dei ghiacciai, mutamento degli habitat naturali e inquinamento delle città: tutti noi siamo chiamati a rispondere a queste problematiche, ma come? Le autorità e gli Stati si stanno muovendo lentamente e con discontinuità. Ancora una volta sono i più piccoli ad insegnare ai grandi, nella speranza che questi comprendano, come è successo all’Istituto Comprensivo Gianni Orzini di Aprilia. Gli alunni delle classi quinte della scuola primaria del Plesso Benedetto Lanza, infatti, hanno collaborato con diverse personalità e hanno realizzato delle splendide poesie, che sono risultate le migliori insieme a quelle di altri cinque plessi scolastici della regione Lazio nella sezione “Racconti e poesie dalle scuole” del Premio Nazionale Letteratura Italiana Contemporanea. Tema centrale del Lanza è stata ovviamente la tutela dell’ambiente.



Le politiche degli ultimi anni e i risultati raggiunti
“Vivere bene entro i limiti del pianeta”: questo è l’obiettivo dell’Unione europea, obiettivo difficile da raggiungere se non si cambia rotta all’istante. Gli accordi a lungo termine, con data di scadenza per il 2030 e addirittura per il 2050, potranno dare frutti solo se attuati con politiche serie per la tutela della natura. Serve, a parere di molti studiosi, una riduzione drastica del nostro consumo di risorse naturali ed è necessario un ripensamento delle tecnologie esistenti e dei processi di produzione. Se si continua su questa linea le conseguenze saranno drastiche e tutti i congressi, gli studi e le politiche di tutela saranno serviti a ben poco. La verità è che bisogna iniziare a mettere in pratica teorie e progetti prima che sia troppo tardi.
La natura ama i bambini, i bambini amano la natura
Maria Montessori, pedagogista di fama mondiale, a inizio Novecento aveva capito l’importanza di “educare con la natura”. Secondo lei, infatti, esiste un contrasto tra la vita naturale e quella sociale dell’uomo civilizzato. Quest’ultima, infatti, costringerebbe l’essere umano a rinunce e restrizioni, condizionando lo sviluppo infantile. Il fulcro di questo metodo consiste proprio nel liberare il bambino da tutte quelle costrizioni della vita “artificiale” e permettergli di vivere la natura, non solo guardarla e studiarla. In questo contesto quindi l’iper-protezione dei grandi non deve essere un ostacolo per i più piccoli.

L’ambiente naturale in cui si cresce e si vive è il primo fattore per una vita salutare. Non solo l’aria che respiriamo, infatti, influisce sulla nostra salute ma anche ciò che mangiamo e perfino la tranquillità o meno di ciò che ci circonda. Alcuni studiosi sostengono che mangiare sano, a Km 0, e poter giocare in aperta campagna da bambini influirebbe sulla salute a lungo termine. Anche l’umore ne risente e sicuramente in maniera positiva. Anche per questi motivi negli ultimi anni stanno nascendo sempre più agriturismi e parchi in piena natura che accolgono le famiglie con bambini, soprattutto durante i mesi estivi.

Poesia e ambiente: un connubio perfetto
Il tema della natura è stato trattato anche da grandi autori della nostra letteratura come Leopardi, Carducci o Pascoli. Tuttavia il periodo storico non comportava ancora il problema di “tutela dell’ambiente” che invece è proprio dei nostri tempi. In questo contesto e con l’obiettivo di sensibilizzare più persone possibili gli alunni del Gianni Orzini hanno realizzato queste poesie, uscite vincitrici da un concorso che prevede una premiazione il 17 maggio al Palazzo senatorio, bandito dall’associazione no profit Letteratura Cultura Editoria. Le poesie rispecchiano l’innocenza e la purezza dei piccoli autori ma, al tempo stesso, sono in grado di trasmettere un messaggio profondo: salvare il pianeta. Sono i bambini, infatti, coloro a cui andrà in eredità il globo così come lo lasceremo loro e hanno il diritto, anzi il dovere, di far sentire le loro voci a quei padri e a quei nonni che non vogliono ascoltare.

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