L’arte di Giorgio Iannucci
Il compianto pittore Giorgio Iannucci è rimasto un’ emblema dell’arte a Priverno. Così la Pro Loco cittadina, ha pensato bene di rinverdire la memoria di questo artista, che a Priverno ha trovato una sua seconda patria, realizzando una mostra postuma di una sua antologia. Precedentemente, negli anni passati sono state organizzate, presso i Portici Comunali di Priverno, altre due antologiche per celebrare la sua arte e la sua personalità.
Sono state raccolte, a cura della Pro loco, per questo importante evento, molte sue tele custodite con accuratezza dai possessori privernati che hanno voluto avere questi suoi preziosi ricordi. Tracceremo qui appresso un suo profilo artistico e umano.
Il nostro è nato a Viareggio il 5 marzo del 1917. All’età di sei anni si trasferisce a Roma e quando diventa più grande frequenta il primo Ginnasio dove stringe amicizia con il suo compagno di classe Antonello Trombadori, mentre frequenta altresì i figli del grande pittore Carlo Socrate del quale diventa allievo e successivamente assistente. Impara così le tecniche dell’arte pittorica della quale diventerà un grande maestro. Segue il suo maestro Carlo Socrate in Libia dove collabora come assistente nell’affrescare una chiesa della città di Misurata. Dopo questa esperienza rientra a Roma dove termina gli studi liceali e si iscrive all’Università nella Facoltà di Lettere della Sapienza. Ma non è questa la sua strada. Consegue successivamente il primo brevetto di pilota civile ad Ostia e ancora dopo quello di pilota militare. Partecipa alla Seconda Guerra Mondiale durante la quale avrà un incidente nella fase di ammaraggio e verrà trasferito in un ospedale di Tripoli. Dopo un
mese di degenza rientra a Roma dove verrà congedato e finirà così la sua esperienza nella guerra. Nel 1945 viene ad abitare a Roma con il padre e la sorella. Si distacca così dal suo maestro Carlo Socrate e apre un suo laboratorio a Trastevere. Entra così, come impiegato, nel Ministero della Marina. Successivamente si licenzia e insegue il suo sogno di una vita nell’arte. Insegue però per lungo tempo la strada dell’insegnamento e trova a Priverno un posto presso la istituenda scuola d’arte. Rimarrà a Priverno per il resto della sua vita, dove insegnerà fino al 1978, anno in cui andrà in pensione. Continuerà però sempre a dipingere fino alla fine che avverrà nel 2007. Per quanto concerne il profilo artistico di Giorgio Iannucci dobbiamo segnalare come egli fa parte a pieno titolo della scuola romana avendola frequentata per tanti anni. Le sue numerose opere spaziano dal paesaggio alla natura morta, dalle chiese ai vicoli, dai fichidindia alle case, ai campi. Una pittura poliedrica che fa esaltare la luce ed il colore che si rende più caldo nelle tele trattate con colla e sabbia silicica. Molto apprezzati i paesaggi del territorio di Priverno insieme all’Abbazia di Fossanova. Un artista vivace e scherzoso che si impone con la sua forza creativa. La Pro Loco di Priverno gli rende omaggio con questa mostra postuma.
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