Il coraggio di identità setina
(Nota di Identità setina)
“I Comuni italiani sono da sempre chiamati a rispondere alle sfide della contemporaneità e a reagire
prontamente alle complessità, confrontandosi con processi di cambiamento che li rendono adattivi alla
fisionomia del tempo che passa”. È quanto sostiene Cinzia Ricci, neo segretaria di Identità Setina, che in una
nota spiega come gli enti locali siano chiamati ad affrontare emergenze sociali, economiche, sanitarie,
energetiche, culturali, ambientali, che li obbligano a ridisegnarsi per garantire il benessere e la qualità della
vita dei cittadini. “Il ‘diritto al paese’ di cui parlava Henri Lefebvre già nel 1968, è un diritto di tutti ed è
dunque speculare al dovere di chi progetta e amministra i Comuni, di renderli luoghi nei quali tutti possano
trovare la propria dimensione e occasione di crescita e il proprio spazio e contesto di vita. Progettare un
‘paese per tutti’ dovrebbe essere, oggi più che mai, un principio ispiratore centrale per i placemaker,
ovvero per coloro che Elena Granata definisce innovatori dirompenti che pensano le nuove città”. In questo
senso, le opportunità di finanziamento del Pnrr, nazionali, regionali ed europee diventano elementi
trainanti e stimoli all’azione per la città: “La nostra amministrazione attraverso l’ottimo lavoro
dell’assessore preposto Lola Fernandez è riuscita ad attingere a fonti di finanziamento funzionali allo
sviluppo del nostro territorio, che rispondono a priorità internazionalmente valide, diventando così il centro
di dinamiche territoriali generative, propulsori di processi integrati di crescita e cambiamento, a partire
dalle specificità che ne caratterizzano l’identità. Si deve continuare – esorta la segretaria – su questa strada
tracciata, mettendo in campo tutte le risorse, perché si può contare su un patrimonio già presente sul
nostro territorio, quello che potremmo riuscire a realizzare grazie alla dotazione dei capitali umani,
professionali e relazionali prontamente attivata dalla sinergia dell’assessore, una vera e propria rete di
sostegno ai processi trasformativi nei quali tutti intravedono nuove opportunità”. L’appello è rivolto a
progettisti, ma anche ad amministratori, che possano concepire il processo di cambiamento come un
processo corale che parta da quello che c’è già, dall’attivazione delle energie cittadine che, a sistema,
potrebbero costituire il motore stesso del cambiamento: “L’invito e il supporto del nostro partito –
conclude la nota di Cinzia Ricci – è quello di riattivare la vitalità di contesti urbani assuefatti dalle routine di
sistema, di far entrare nelle dinamiche progettuali il caos delle diverse anime di cui il paese si compone, di
ricostruirne le trame su presupposti nuovi, più aperti e collettivi nelle forme e nelle pratiche attuative”.
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