La processione patrimonio Unesco ma è già patrimonio di Fede setina
I riti della settimana santa patrimonio dell’Unesco, tra questi la Passione di Sezze, è bello certo e va fatto ma… Vedete ci sono cose che non hanno bisogno di riconoscimenti perchè sono in se stesse. Il giudizio universale non ha bisogno del bollino, è. La passione di Sezze è più di un patrimonio dell’Unesco è patrimonio della sua gente, della comunità e nel suo profondo che è il rapporto con Dio. E’, la passione, il ribadire un insegnamento sul sacrificio, sulla salvezza, sulla morte, sulla resurrezione è quella religiosità che sta nei vicoli di Sezze che hanno più chiese che case, più chiese che palazzi dei signori. Qui la religione ha permeato ogni azione di vita e questo è patrimonio vero che nulla prende da medaglie. Questo elemento distintivo va coltivato, recuperato a difesa di una comunità che rischia di diventare periferia di periferia. Il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, è nell’ufficio di coordinamento per il riconoscimento ed è cosa buona e giusta, ma serve anche fa uscire dalla spettacolarizzazione la processione e farla tornare alla identità. Gli attori professionisti, la televisione, la spettacolarizzazione sono come i buchi nell’emmental, sono vuoto e non formaggio. Mentre Sezze cercava un modello facile da leggere a Maenza entravano con un modello più sentimentale.
Di Sezze si può dire tutto ma non certo che non sia madre, è madre misericordiosa, è madre generosa, è amore per i figli fino all’esasperazione dell’amore e questo l’Unesco non lo misura, ma la bellezza della Passione sì. Ci vorrebbe Fede, e detto da un laico è grossa, ci vorrebbe afflato collettivo. Ci vorrebbe una Passione che apre e non si istituzionalizza.
La penso così ma dal piano e, ammetto, per me è facile parlare fare merita rispetto e io rispetto ma proprio per rispetto non bisogna tacere e dire anche al rischio di sbagliare. E’ importante salvare la lezione degli umili per gli umili sul Cristo più che le medaglie di chi vorrebbe fermare la bellezza cosa che non si può fare.
NOTA UFFICIALE SU RICONOSCIMENTO UNESCO
C’è anche il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, nell’ufficio di coordinamento nazionale per le procedure inerenti le attività programmate nell’ambito del percorso finalizzato a promuovere la candidatura dei riti e delle manifestazioni italiani della Settimana Santa quale patrimonio immateriale UNESCO. E’ quanto deciso nel corso della tre gironi di iniziative e conferenze che si è tenuta a Sezze, dal 28 al 30 aprile scorsi, alla presenza di decine di delegazioni provenienti da tutta Italia. Il nuovo ufficio di presidenza e coordinamento sarà formato dal presidente di Europassione per l’Italia, Flavio Sialino, e dal responsabile tecnico scientifico del programma “Prospettiva Unesco” di Europassione per l’Italia, la professoressa Patrizia Nardi, ma anche da tre sindaci. Oltre alle associazioni che in ogni Comune si occupano della rievocazione storica dei riti e delle manifestazioni legate alla settimana santa, c’è infatti anche l’impegno diretto delle comunità e della rete dei sindaci a supporto delle azioni di carattere culturale portate avanti dalle stesse comunità e in particolare dalle associazioni che in ogni paese in ogni Comune si occupano di tali rievocazioni storiche della settimana santa. Sono tre i sindaci eletti per far parte del coordinamento nazionale: il Nord Italia sarà rappresentato dal sindaco di Romagnano Sesia, Alessandro Carini, il centro Italia dal sindaco di Sezze Lidano Lucidi, mentre per il sud Italia è stato designato il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino.
La scelta del sindaco di Sezze è avvenuta su proposta del presidente dell’Associazione della Passione di Cristo di Sezze, Cav. Elio Magagnoli, che ha così consentito che la città di Sezze avesse una sua importante rappresentanza a livello nazionale. Un importante risultato che conferma la valenza e l’importanza della rappresentazione di Sezze a livello nazionale, grazie al grande lavoro portato avanti dal suo sodalizio che quest’anno compie 90 anni.
La scelta di attivare una struttura snella e allargata ha l’obiettivo di completare le procedure per presentare al Ministero dei beni culturali la candidatura dei riti e manifestazioni italiani della Settimana Santa quale patrimonio immateriale UNESCO entro la fine del 2023. Questa nuova struttura e le relative attività hanno ricevuto il plauso del prof. Francisco Javier Lopez Morales, Consigliere UNESCO e Direttore del Patrimonio Mondiale presso l’UNESCO per il Messico, ospite a Sezze per la conferenza internazionale, ricevendo, nel corso della stessa conferenza, anche gli auguri di buon lavoro dal vescovo di Latina, Mons. Mariano Crociata, che è anche presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione Europea.
Nei tre giorni di programma, le decine di delegazioni provenienti da ogni regione dell’Italia hanno potuto visitare Sezze, apprezzandone la cultura e le tradizioni legate non solo alla Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo.
Grande la partecipazione dei cittadini agli eventi aperti al pubblico, come il concerto nella chiesa di San Pietro, eseguito dai “Fiati di Sezze”, diretti dal maestro Antonio Di Raimo, e la Santa Messa nella cattedrale di Santa Maria, presieduta dal Vescovo Mariano Crociata e cantata dal “Coro Polifonico – Sezze Città della Passione”, diretto dal maestro Andrea Gianolla. Eventi curati da direttore artistico della Passione di Sezze, Piero Formicuccia.
Un bellissimo modo per celebrare i novanta anni della fondazione della Associazione della Passione di Cristo di Sezze

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