I “cavagliucci” di Lilia

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L’altro giorno ho aperto Facebook e mentre scorrevo i vari post della home, ho visto un’immagine che mi ha letteralmente rapito.

Era sul profilo di un mio “contatto” (come si dice sui social), Lilia Molinari, e mi ha catapultata indietro nel tempo.

Andiamo con ordine però e per chi non la conoscesse, lasciate che vi presenti la mia amica Lilia.

Lilia è una donna dalle mille passioni ed ha energia da vendere.

Ha lavorato, fino al pensionamento, come Cancelliere presso la Procura della Repubblica di Latina. È madre di tre figli e da nove anni è anche nonna.

Divisa tra casa, lavoro e famiglia, non ha mai smesso di coltivare i suoi interessi.

Difatti Lilia è una poetessa sensibile e raffinata, che all’occasione scrive anche in dialetto, decisa a coltivare in ogni campo, la memoria storica del nostro paese.

È un’abile ricamatrice che nel corso degli anni ha esposto più volte i suoi quadri di Arte Sacra, rigorosamente fatti a mano e che gli sono valsi premi e gratificazioni.

Lilia è anche una pasticcera provetta, in grado di realizzare spettacolari torte di pasta di zucchero e una zuppa inglese favolosa. Per non parlare della sua “pizza d’ova”, che ad ogni morso ti rivedi seduta al tavolo della nonna!

Proprio da nonna, porta avanti, tenendole vive e tramandandole, le nostre antiche tradizioni.

In alcune case di Sezze, per la Pasqua, insieme al tortolo, allo spaccarello e alla caciata, si fanno ancora “cavagliucci”, “pupazze” e “colombe”. Scelta la forma, si modella la pasta frolla, formando un leggero incavo sul quale si adagia un uovo sodo non sgusciato, che verrà poi fermato con due strisce di frolla. A questo punto si spennella il tutto con tuorlo d’uovo amalgamato con latte e si mette in forno.

…e siamo arrivati alla foto che mi ha rapito…i “cavagliucci” che Lilia ha preparato per lo stupore dei suoi nipotini, un dolce e profumato ricordo della sua infanzia.

Mia nonna faceva le “pupazze” per me e mia sorella e mi pare ancora di sentire mia madre raccontare la sua gioia di bambina.

Credo che siamo in tanti a conservare lo stesso ricordo, a risentire lo stesso profumo!

Tornano alla mente le immagini dei forni nei vicoli e delle donne indaffarate con le “spase” in testa, l’inizio timido della primavera ed il gusto della Pasqua.

Grazie Lilia per aver riportato quel profumo alle nostre menti!

mm

About Post Author

Manuela Fantauzzi

Igienista Dentale e Life & Business Coach. Da sempre appassionata di storia e politiche sociali, con la passione del racconto. Vice presidente dell'Associazione SETIAM, ho la visione di una società non prigioniera del presente, ma che progetti il futuro avendo al tempo stesso memoria del passato. Sezze ha una lunga storia e una forte identità che devono rappresentare il motore per il suo sviluppo.
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