Sezze/ Parlare di ciò che non vogliamo vedere: il carcere

Read Time:1 Minute, 9 Second

Si parlerà di una cosa di cui nessuno vuole parlare. Faccio il cronista dal 1987, ogni volta che ho scritto di carcere nessuno, dico nessuno, mi si è filato. E’ un tema rimosso salvo sentirci dolenti per un cane rinchiuso o alla catena. Viviamo in un epoche di vendette collettive, viviamo in un tempo in cui la pità è morta e l’egoismo è diventato il feticcio del tempo.

Il Signore pose su Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l’avesse incontrato”. Nessuno tocchi Caino

Genesi

Quando i garantisti, in questo paese di inquisitori siamo pochi, pongono il problema di Caino, tutti vogliono vendicare Abele che, comunque, nella vendetta non risorge. Non solo ma si invoca la crudeltà: carcere duro, buttate via la chiave.

Nessuno ricorda che Lucifero era angelo di Dio, che il ladrone nell’ultimo istante è lui, e lui solo, che parla ad un Cristo così dolorante che, essendo giusto, lo capisce nello stesso dolore

Il settimo dice “non ammazzare”
se del cielo vuoi essere degno.
guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno.
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno

Fabrizio De Andrè, Il testamento di Tito

Ne parleranno a Sezze domani sera alle 18, al Meseo Archeologico Bruno Buozzi.

Daniele Piervincenzi, Valentina Calderone, Maria chiara Sensi

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
100 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %