EcoMostro, dopo essersi preso tutta la colpa, Comune con il cappello in mano per le rate
Ci siamo, l’accordo raggiunto dal Comune di Sezze con la Regione Lazio che vede l’ente setino farsi interamente carico dell’eco mostro Anfiteatro, prenderà forma (a meno di clamorose prese di posizione dei consiglieri) nel prossimo Consiglio Comunale di Sezze.
L’autorizzazione per la rateizzazione
Al punto 4 dell’ordine del giorno redatto dal presidente del Consiglio Pietro Del Duca per l’assise convocata per il prossimo 4 novembre e, in seconda convocazione il 7 novembre, ci sarà l’autorizzazione all’operazione di rateizzazione in deroga con la Regione Lazio in riferimento al Teatro Italiano.
Una decisione per nulla indolore per le già disastrate casse del Comune lepino, la cui amministrazione guidata dal sindaco Lidano Lucidi, ha già chiesto di ricorrere alla procedura di Riequilibrio di Bilancio.
Procedura di Riequilibrio dettata anche da questo debito che il Comune, con questa mossa, ha deciso di caricarsi interamente a livello finanziario e come colpe sebbene la genesi dell’Eco Mostro comporti ben altre implicazioni a livello di responsabili tecnici e politici sia a livello locale che regionale.
Il parere di Luigi Gioacchini
Lo fa notare, con un commento sotto ad un post in cui riporta la convocazione del consiglio comunale in oggetto, Luigi Gioacchini, ovvero colui che, come esponente del MLIS, il Movimento Libero di Iniziativa Sociale, insieme a Lanfranco Coluzzi, contestarono lo scempio dell’Anfiteatro fin dai primi colpi di ruspa che abbatterono la precedente opera progettata da Piacentini, mostrando un evidente distaccamento da quello che era il progetto iniziale approvato dall’ATP, che parlava di una riqualificazione dell’anfiteatro esistente.
Luigi Gioacchini infatti sottolinea: “La Regione, come è negli atti in suo possesso, sapeva già dall’inizio dei lavori che ciò che si stava perpetrando all’Anfiteatro non era quanto era stato autorizzato. Non credo proprio che il Comune possa, in qualche modo, possa ritenersi responsabile in solido del danno arrecato. Nemmeno tirandolo per i capelli. Il fatto che non si sia opposto ad una sentenza, non certo improntata alla chiarezza, quindi, non può certo dipendere solo da una gratuita e ingiustificata assunzione di colpa da parte del Comune, ma a ‘qualcos’altro’. Per quanto riguarda i consiglieri che facciano pure ciò che vogliono. L’importante è che siano consapevoli delle responsabilità che andranno ad assumersi”.

Una colpa che ha nomi e cognomi in Comune e in Regione
‘Qualcos’altro’, cui fa riferimento Luigi Gioacchini, che rimane poco chiaro, così come la scelta stessa operata dalla Giunta Lucidi di accettare il parere dell’avvocato che per anni ha condotto la difesa del Comune di Sezze nella vicenda e che, ad un certo punto, consiglia lui stesso di accettare di “prendersi la colpa” nei confronti della Regione per poter accedere alla rateizzazione della cifra milionaria richiesta dalla Comunità Europea che finanziò lo sciagurato progetto, palesemente incompleto, che ha dato origine ad uno sfregio ultra decennale.


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Luca Morazzano
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